Tutte le volte in cui la nostra Nazionale è riuscita a domare i tedeschi
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Rivera che spiazza Sepp Maier con il piattone destro nei supplementari di una partita entrata nella storia, il tacco di Pirlo per la girata in rete di Grosso in altri extra-time leggendari (tra l'altro proprio a Dortmund, in una partita un bel po' più importante di quella di stasera), l'urlo di Tardelli che ci avvicina al tetto del mondo, la bordata di Balotelli nell'ennesima semifinale, questa volta di un Europeo, nella vittoria del 2012. Poi, purtroppo, ci fermiamo. Da allora la sfida tra Italia e Germania è stata una sinfonia tedesca.
La partita di stasera si gioca a Dortmund, come quella semifinale datata 4 luglio 2006. Anche quella fu un'impresa degli azzurri perché tutto lasciava pensare che i padroni di casa arrivassero all'atto conclusivo di Berlino. Invece, ancora ai supplementari, Grosso e Del Piero ci hanno accompagnato verso la Coppa più bella. In quel caso è stato ribaltato un pronostico nettamente orientato a favore dei tedeschi, mentre invece nei mondiali del 1970 e 1982 e nell'Europeo 2012, non c'erano favoriti, almeno sulla carta, e ce la giocavamo alla pari.
La prima grande impresa italiana è datata 1955. La Germania (allora Ovest come nel '70 e nell'82), si fregiava del titolo di campione del mondo conquistato un anno prima nell'incredibile finale mondiale di Berna contro la strafavorita Ungheria. Gli azzurri, in due amichevoli, sono riusciti a superare i campioni del mondo una volta a Stoccarda e un'altra a Roma, sempre con il risultato di 2-1. I tedeschi ci hanno sempre sofferto nelle partite ufficiali e anche le ultime due vittorie della Germania (quella nell'Europeo del 2016 e in Nations League giovedì scorso), sono arrivate con i rigori, la prima, e al termine di una partita comunque gestita in modo convincente dagli azzurri. E, a proposito di rigori, riuscire a trascinare i nostri avversari all'appuntamento dal dischetto ci vedrebbe comunque favoriti, visto che la percentuale di tiri dagli undici metri contro Donnarumma (il 43%) o viene parato dal nostro portiere o finisce fuori. Insomma, San Gigio, pensaci tu...